All’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso Lacan ha isolato la categoria del Reale facendone qualcosa di radicalmente diverso dalla realtà psichica di cui parlava Freud. Isolando questa categoria, ne ha fatto un impossibile verso il quale l’etica psicoanalitica si dirige. Nel discorso della psicoanalisi questo non costituisce un ideale, bensì un’indicazione a tenere sempre conto, prima di tutto, della pratica analitica e della sua strutturale singolarità. Questo non impedisce però che si possa o, meglio, si debba far teoria. Ognuno a suo modo, ma in relazione a tutti gli altri, gli autori di questa raccolta si confrontano col tema del Reale e delle sue incidenze cliniche che riguardano la pratica della psicoanalisi ma che, prima ancora, determinano lo spazio di quella che, nell’annodamento tra Simbolico Immaginario e Reale, si chiama vita.
a cura di Fabrizio Gambini
Atti | pag. 160 | 2021 | € 14,00 | ISBN 979-12-80071-04-0
Quando c’è evento-avvento del desiderio non c’è tanto esperienza della mancanza, ma quella di una gioia affermativa, di una forza che allarga il campo dell’esistenza.Perché la forza del desiderio è una forza che allarga il campo dell’esistenza?Perché è una forza che non è più imbrigliata dall’identificazione e non è più fissata, congelata al fantasma. In questo senso noi vediamo già – cosa che cercherò di mostrare alla fine di questo percorso – cosa può significare “convertire la pulsione”.
a cura di Cristina Accardi e Andrea Panìco
Futuroanteriore | pag. 192 | 2020 | € 14,00 | ISBN 979-12-80071-01-6
«È molto semplice: restate tutti a casa». Queste sono le parole d’ordine con cui un’intera popolazione inaugura l’atto di disobbedienza civile contro la città e il suo governatore, il giudice Domina. Non è chiaro se il movimento abbia una testa, verticale o orizzontale, poiché tutti non accennano a riprendere le vite nella normalità del regime. Le strade sono vuote, la paralisi si diffonde. Quasi nessuno andrà a lavorare. Trasporti, negozi e fabbriche chiudono i battenti e cessano le attività. Una rivolta collettiva sembra possibile senza spargimento di sangue. Narrato con la forza e l’astuzia di una delle voci principali della letteratura catalana del ventesimo secolo, attraverso un taglio cinematografico che tesse scene e vite diverse tra loro per dipingere le maglie del regime che opprimono la città, Atto di Violenza ci pone di fronte a un potente interrogativo: cosa accadrebbe se unissimo le forze in uno sciopero collettivo e indefinito? La risposta è uno dei libri più rappresentativi e celebri di Manuel de Pedrolo. Un romanzo in cui questo aspirante alle utopie ci parla di resistenza e oppressione, di solidarietà e violenza, di coinvolgimento e indifferenza. Un autentico classico scritto in pieno franchismo, vincitore della prima edizione del premio Prudenci Bertrana e censurato fino alla morte del dittatore, e che continua a essere di una terribile attualità.
traduzione dal catalano di Beatrice Parisi
postfazione di Alberto Prunetti
Vocativi | pag. 288 | 2020 | € 19,00 | ISBN 979-12-80071-00-9
Certo, il dibattito sulla scientificità della psicoanalisi è aperto e non può essere chiuso da un’affermazione netta, come “la psicoanalisi è scienza” o “la psicoanalisi non è scienza”. Si tratta piuttosto di cominciare a indagare lo statuto stesso della scienza contemporanea, che — come mostra con rigore argomentativo Alfredo Eidelsztein — non è più quello della scienza classica newtoniana, e di cogliere le coordinate all’interno delle quali viene definito l’oggetto di studio e il rapporto tra oggetto e soggetto, e solo successivamente tracciare i ponti con le teorizzazioni elaborate da Lacan.
a cura di Mauro Milanaccio
Annodamenti | pag. 96 | 2020 | € 12,50 | ISBN 979-12-80071-00-2
Mario Cesar Tomei ci avvicina ai fondamenti della Topologia, presentandola con parole semplici e accessibili che permettono ai lettori – in particolare agli psicologi, psichiatri e “matematico-resistenti” in generale – non solo di avvicinarsi a un territorio che considerano estraneo, ma persino di approfondirlo e integrarlo al loro campo di conoscenza.
Questi saggi sono la traccia d’un percorso attraverso la topologia lacaniana. Più che dei tentativi di elucidazione, si tratta piuttosto di letture interpretative, di ricostruzioni messe alla prova, di questioni poste alla topologia come allo stesso Reale. In un vero work in progress, sei testi recenti, pubblicati nell’occasione di questa nuova edizione, testimoniano il proseguimento del percorso: bottiglia di Klein, nodo borromeo, passe, fino alla scommessa pazza di un nuovo discorso.
Paginaotto nasce nel 2019, come progetto editoriale dell’associazione culturale Tiring House, dall’idea di alcuni psicoanalisti.
Lo scopo di Annodamenti, la prima collana, è di diffondere in Italia i lavori di colleghi di ambito internazionale che si dedicano alla ricerca del rapporto tra topologia e psicoanalisi.
Successivamente il progetto ha trovate altre linee di sviluppo e alla prima collana, se ne sono affiancate altre sia in ambito psicoanalitico che artistico letterario: Futuroanteriore, Atti e Vocativi.
Annodamenti intende promuovere prime traduzioni e testi inediti che in ambito internazionale costituiscono contributi importanti alla ricerca dell’annodamento tra psicoanalisi, logica e topologia.
Comitato scientifico : Alfredo Eidelsztein, Marc Darmon
Futuroanteriore è dedicata al presente, alle sue forme, ai suoi malesseri e ai suoi discorsi. Una collana di psicoanalisi calata nel contesto sociale, che offre strumenti teorici e tecnici per chiunque voglia cogliere e interpretare il disagio nella società contemporanea.
Comitato di redazione : Emanuele Lo Monaco, Mauro Milanaccio, Fabio Tognassi
Comitato scientifico : Massimo Recalcati, Lucia Simona Bonifati, Aldo Becce, Silvia Lippi
Atti intende tenere traccia delle linee di ricerca di seminari ed incontri affinché le riflessioni ed i contributi possano continuare ad essere di stimolo attivo e propagarsi.
Vocativi è la collana per chi vuole trovare la giusta prossimità con le parole, volumi di discorsi e storie che parlano nella lingua della narrativa i termini del saggio e dell’impegno intellettuale, tra il letterario e il dissacrante, la favola e la realtà. I libri di Vocativi richiamano al discorso e al dialogo, tra giovani e meno, in un assembramento di storie e finzioni che si rivolgono al tempo presente.
Le opere di narrativa e i saggi di impegno civile, per testimoniare la presa di posizione degli autori che fanno della loro opera uno strumento di lotta.
Vive a Trento dove pratica la psicoanalisi ed è responsabile della sede Jonas di Trento. Già membro fondatore di ALIpsi e attualmente membro di APOLa, (Apertura Para Otro Lacan), è docente IRPA (Istituto di Ricerca per la Psicoanalisi Applicata) dove tiene un corso su La topologia in psicoanalisi. Riferimenti teorici ed applicazioni cliniche. Ha tradotto il libro di Alfredo Eidelsztein Il grafo del desiderio. Formalizzazioni in psicoanalisi, Mimesis 2015. Ha curato i volumi: (con Ombretta Prandini) Psicoanalisi e istituzione. Logiche di una cura e pratiche istituzionali, Franco Angeli 2017, (con Fabrizio Gambini) Perché la topologia. Lacan, la psicoanalisi e la topologia, Galaad 2019.
Mauro Milanaccio dirige la collana Annodamenti.
Vive a Milano dove pratica la psicoanalisi. È presidente e socio fondatore dell’associazione Telemaco di Jonas – Milano (Centro di clinica psicoanalitica per l’adolescenza), membro del Consiglio Direttivo di Jonas Onlus Milano e del Consiglio Direttivo di Jonas Italia (Centri di clinica psicoanalitica). È attualmente docente del corso Fondamenti di psicoanalisi IV – I contemporanei presso I.R.P.A., Istituto di Ricerca in Psicoanalisi Applicata. È autore di diversi articoli di psicoanalisi contemporanea.
Andrea Panìco dirige la collana Futuroanteriore.
Artista e curatrice di arti visive con base a Trento. Fondatrice dell’Associazione Tiring house, di cui Paginaotto è il progetto editoriale, e di collettivi d’arte – Suzie Wong project, Gap – . Dal 2014, con la creazione dell’azione artistica Museo Wunderkammer, il suo lavoro si rivolge a diverse pratiche processuali, con particolare interesse per la forma dell’archivio e i temi della critica istituzionale.
Giusi Campisi co-dirige la collana Vocativi insieme a Piergiorgio Caserini.
È redattore, scrittore e curatore con sede a Milano. Dopo la laurea triennale in design frequenta filosofia e successivamente si iscrive ad arti visive e studi curatoriali in Naba, dove è stato visiting lecturer con lezioni focalizzate sui rapporti tra narrativa e cultura visuale (Immagini di futuro tra vite tecnologiche e corpi organici. Sull’immaginario della catastrofe, 2018; Narratives of prevention, 2019). Ha curato la raccolta di testi di Alexander Langer per Eterotopia France “Écologie e liberté. Du mouvement vert à la guerre en Bosnie” (2019). Si occupa principalmente di accelerazionismo, ecologia politica e teoria critica.
Piergiorgio Caserini, con Giusi Campisi, è co-direttore della collana Vocativi.
Visual designer attivo nel settore della comunicazione digitale dal 1989. Ha lavorato per oltre un decennio a Londra e Barcellona e insegnato in corsi, seminari e workshop. Dal 2013 è art director del Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza di Catania. Attualmente svolge la libera professione a Torino dove vive dal 2015.
Maurizio Leonardi ha progettato la grafica editoriale e cura la comunicazione visiva di Paginaotto.
PAGINAOTTO
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All’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso Lacan ha isolato la categoria del Reale facendone qualcosa di radicalmente diverso dalla realtà psichica di cui parlava Freud. Isolando questa categoria, ne ha fatto un impossibile verso il quale l’etica psicoanalitica si dirige. Nel discorso della psicoanalisi questo non costituisce un ideale, bensì un’indicazione a tenere sempre conto, prima di tutto, della pratica analitica e della sua strutturale singolarità. Questo non impedisce però che si possa o, meglio, si debba far teoria. Ognuno a suo modo, ma in relazione a tutti gli altri, gli autori di questa raccolta si confrontano col tema del Reale e delle sue incidenze cliniche che riguardano la pratica della psicoanalisi ma che, prima ancora, determinano lo spazio di quella che, nell’annodamento tra Simbolico Immaginario e Reale, si chiama vita.
a cura di Fabrizio Gambini
Atti | pag. 160 | 2021 | € 14,00 | ISBN 979-12-80071-04-0
Quando c’è evento-avvento del desiderio non c’è tanto esperienza della mancanza, ma quella di una gioia affermativa, di una forza che allarga il campo dell’esistenza.Perché la forza del desiderio è una forza che allarga il campo dell’esistenza?Perché è una forza che non è più imbrigliata dall’identificazione e non è più fissata, congelata al fantasma. In questo senso noi vediamo già – cosa che cercherò di mostrare alla fine di questo percorso – cosa può significare “convertire la pulsione”.
a cura di Cristina Accardi e Andrea Panìco
Futuroanteriore | pag. 192 | 2020 | € 14,00 | ISBN 979-12-80071-01-6
«È molto semplice: restate tutti a casa». Queste sono le parole d’ordine con cui un’intera popolazione inaugura l’atto di disobbedienza civile contro la città e il suo governatore, il giudice Domina. Non è chiaro se il movimento abbia una testa, verticale o orizzontale, poiché tutti non accennano a riprendere le vite nella normalità del regime. Le strade sono vuote, la paralisi si diffonde. Quasi nessuno andrà a lavorare. Trasporti, negozi e fabbriche chiudono i battenti e cessano le attività. Una rivolta collettiva sembra possibile senza spargimento di sangue. Narrato con la forza e l’astuzia di una delle voci principali della letteratura catalana del ventesimo secolo, attraverso un taglio cinematografico che tesse scene e vite diverse tra loro per dipingere le maglie del regime che opprimono la città, Atto di Violenza ci pone di fronte a un potente interrogativo: cosa accadrebbe se unissimo le forze in uno sciopero collettivo e indefinito? La risposta è uno dei libri più rappresentativi e celebri di Manuel de Pedrolo. Un romanzo in cui questo aspirante alle utopie ci parla di resistenza e oppressione, di solidarietà e violenza, di coinvolgimento e indifferenza. Un autentico classico scritto in pieno franchismo, vincitore della prima edizione del premio Prudenci Bertrana e censurato fino alla morte del dittatore, e che continua a essere di una terribile attualità.
Vocativi | pag. 288 | 2020 | € 19,00 | ISBN 979-12-80071-00-9
Certo, il dibattito sulla scientificità della psicoanalisi è aperto e non può essere chiuso da un’affermazione netta, come “la psicoanalisi è scienza” o “la psicoanalisi non è scienza”. Si tratta piuttosto di cominciare a indagare lo statuto stesso della scienza contemporanea, che — come mostra con rigore argomentativo Alfredo Eidelsztein — non è più quello della scienza classica newtoniana, e di cogliere le coordinate all’interno delle quali viene definito l’oggetto di studio e il rapporto tra oggetto e soggetto, e solo successivamente tracciare i ponti con le teorizzazioni elaborate da Lacan.
a cura di Mauro Milanaccio
Annodamenti | pag. 96 | 2020 | € 12,50 | ISBN 979-12-80071-00-2
Mario Cesar Tomei ci avvicina ai fondamenti della Topologia, presentandola con parole semplici e accessibili che permettono ai lettori – in particolare agli psicologi, psichiatri e “matematico-resistenti” in generale – non solo di avvicinarsi a un territorio che considerano estraneo, ma persino di approfondirlo e integrarlo al loro campo di conoscenza.
Questi saggi sono la traccia d’un percorso attraverso la topologia lacaniana. Più che dei tentativi di elucidazione, si tratta piuttosto di letture interpretative, di ricostruzioni messe alla prova, di questioni poste alla topologia come allo stesso Reale. In un vero work in progress, sei testi recenti, pubblicati nell’occasione di questa nuova edizione, testimoniano il proseguimento del percorso: bottiglia di Klein, nodo borromeo, passe, fino alla scommessa pazza di un nuovo discorso.
Paginaotto nasce nel 2019, come progetto editoriale dell’associazione culturale Tiring House, dall’idea di alcuni psicoanalisti.
Lo scopo di Annodamenti, la prima collana, è di diffondere in Italia i lavori di colleghi di ambito internazionale che si dedicano alla ricerca del rapporto tra topologia e psicoanalisi.
Successivamente il progetto ha trovate altre linee di sviluppo e alla prima collana, se ne sono affiancate altre sia in ambito psicoanalitico che artistico letterario: Futuroanteriore, Atti e Vocativi.
Annodamenti intende promuovere prime traduzioni e testi inediti che in ambito internazionale costituiscono contributi importanti alla ricerca dell’annodamento tra psicoanalisi, logica e topologia.
Comitato scientifico : Alfredo Eidelsztein, Marc Darmon
Futuroanteriore è dedicata al presente, alle sue forme, ai suoi malesseri e ai suoi discorsi. Una collana di psicoanalisi calata nel contesto sociale, che offre strumenti teorici e tecnici per chiunque voglia cogliere e interpretare il disagio nella società contemporanea.
Comitato di redazione : Emanuele Lo Monaco, Mauro Milanaccio, Fabio Tognassi
Comitato scientifico : Massimo Recalcati, Lucia Simona Bonifati, Aldo Becce, Silvia Lippi
Atti intende tenere traccia delle linee di ricerca di seminari ed incontri affinché le riflessioni ed i contributi possano continuare ad essere di stimolo attivo e propagarsi.
Vocativi è la collana per chi vuole trovare la giusta prossimità con le parole, volumi di discorsi e storie che parlano nella lingua della narrativa i termini del saggio e dell’impegno intellettuale, tra il letterario e il dissacrante, la favola e la realtà. I libri di Vocativi richiamano al discorso e al dialogo, tra giovani e meno, in un assembramento di storie e finzioni che si rivolgono al tempo presente.
Le opere di narrativa e i saggi di impegno civile, per testimoniare la presa di posizione degli autori che fanno della loro opera uno strumento di lotta.
Vive a Trento dove pratica la psicoanalisi ed è responsabile della sede Jonas di Trento. Già membro fondatore di ALIpsi e attualmente membro di APOLa, (Apertura Para Otro Lacan), è docente IRPA (Istituto di Ricerca per la Psicoanalisi Applicata) dove tiene un corso su La topologia in psicoanalisi. Riferimenti teorici ed applicazioni cliniche. Ha tradotto il libro di Alfredo Eidelsztein Il grafo del desiderio. Formalizzazioni in psicoanalisi, Mimesis 2015. Ha curato i volumi: (con Ombretta Prandini) Psicoanalisi e istituzione. Logiche di una cura e pratiche istituzionali, Franco Angeli 2017, (con Fabrizio Gambini) Perché la topologia. Lacan, la psicoanalisi e la topologia, Galaad 2019.
Mauro Milanaccio dirige la collana Annodamenti.
Vive a Milano dove pratica la psicoanalisi. È presidente e socio fondatore dell’associazione Telemaco di Jonas – Milano (Centro di clinica psicoanalitica per l’adolescenza), membro del Consiglio Direttivo di Jonas Onlus Milano e del Consiglio Direttivo di Jonas Italia (Centri di clinica psicoanalitica). È attualmente docente del corso Fondamenti di psicoanalisi IV – I contemporanei presso I.R.P.A., Istituto di Ricerca in Psicoanalisi Applicata. È autore di diversi articoli di psicoanalisi contemporanea.
Andrea Panìco dirige la collana Futuroanteriore.
Artista e curatrice di arti visive con base a Trento. Fondatrice dell’Associazione Tiring house, di cui Paginaotto è il progetto editoriale, e di collettivi d’arte – Suzie Wong project, Gap – . Dal 2014, con la creazione dell’azione artistica Museo Wunderkammer, il suo lavoro si rivolge a diverse pratiche processuali, con particolare interesse per la forma dell’archivio e i temi della critica istituzionale.
Giusi Campisi co-dirige la collana Vocativi insieme a Piergiorgio Caserini.
È redattore, scrittore e curatore con sede a Milano. Dopo la laurea triennale in design frequenta filosofia e successivamente si iscrive ad arti visive e studi curatoriali in Naba, dove è stato visiting lecturer con lezioni focalizzate sui rapporti tra narrativa e cultura visuale (Immagini di futuro tra vite tecnologiche e corpi organici. Sull’immaginario della catastrofe, 2018; Narratives of prevention, 2019). Ha curato la raccolta di testi di Alexander Langer per Eterotopia France “Écologie e liberté. Du mouvement vert à la guerre en Bosnie” (2019). Si occupa principalmente di accelerazionismo, ecologia politica e teoria critica.
Piergiorgio Caserini, con Giusi Campisi, è co-direttore della collana Vocativi .
Visual designer attivo nel settore della comunicazione digitale dal 1989. Ha lavorato per oltre un decennio a Londra e Barcellona e insegnato in corsi, seminari e workshop. Dal 2013 è art director del Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza di Catania. Attualmente svolge la libera professione a Torino dove vive dal 2015.
Maurizio Leonardi ha progettato la grafica editoriale e cura la comunicazione visiva di Paginaotto.
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