“È molto semplice: restate tutti a casa.” Questo anonimo slogan è stato in grado di contagiare un’intera città. Le strade sono vuote. La paralisi si diffonde. Quasi nessuno andrà a lavorare. Trasporti, negozi e fabbriche cessano le attività. Una rivolta collettiva sembra possibile senza spargimento di sangue. Narrato con la forza e l’astuzia di una delle voci principali della letteratura catalana del ventesimo secolo, Atto di Violenza ci pone di fronte a un potente interrogativo: cosa accadrebbe se sommassimo le forze in uno sciopero collettivo e indefinito? La risposta è uno dei libri più rappresentativi e celebri di Manuel de Pedrolo. Un romanzo in cui questo aspirante alle utopie ci parla di resistenza e oppressione, di solidarietà e violenza, di coinvolgimento e indifferenza. Un autentico classico scritto in pieno franchismo, vincitore della prima edizione del premio Prudenci Bertrana e censurato fino alla morte del dittatore che però continua ad essere di una terribile attualità.
2020 Vocativi | pp. 288 | € 19,00 | ISBN 979-12-80071-00-9 | Traduzione: Beatrice Parisi | Postfazione: Alberto Prunetti
Manuel de Pedrolo (L’Aranyó, Segarra, 1918 – Barcellona, 1990) è uno degli scrittori più illustri della letteratura catalana del del XX secolo. Narratore, drammaturgo, saggista, poeta e traduttore, Pedrolo coltiverà tutti generi letterari e collaborerà regolarmente con la maggior parte delle riviste catalane dell’epoca. Come traduttore si concentrerà sugli autori francesi e nordamericani contemporanei e dirigerà la collana di romanzi neri La cua de palla. La sua prolifica produzione oltrepassa il centinaio di opere con romanzi di grande rilievo come, per esempio, Totes las bèsties de càrrega, Milions d’ampolles buides, Joc brut, il ciclo Temps Obert o Mecanoscrit del segon origen, il libro più tradotto della letteratura catalana (pubblicato in Italia nel 2001 da Atmposphere col titolo Seconda origine). Durante la sua carriera meriterà numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premi d’Honor de les Lletres Catalanes, e manterrà un fermo impegno politico per le libertà sociali e nazionali del suo popolo.
Presentazione di “Atto di violenza” di Manuel de Pedrolo
organizzato da: Paginaotto, Libreria Popolare (Milano) e Libreria due punti (Trento)
Introduce: Izaskum Arretxe (direttrice Institut Ramon Lull)
dialogano: Alberto Prunetti (autore della postfazione) e Beatrice Parisi (traduttrice del volume)
con: Beatrice Parisi (traduttrice del libro) e Amaranta Sbardella (traduttrice, scrittrice)
Brani musicali estratti da “Angelica” di Daniela Cattivelli
con Alberto Prunetti
Con il sostegno dell’Institut Ramon Llull
Brani musicali estratti da “Angelica” di Daniela Cattivelli
Estratti d’Archivio La Gran videoteca dels paisos catalans
Una giovane coppia attraversa le strade della città e affronta la clandestinità che la scelta di aderire alla lotta comporta.
La polizia in azione tra le baracche di un quartiere operaio, tra l’insorgere del dubbio rispetto al potere e la presa di coscienza della forza popolare.
In una stazione ferroviaria, alcuni viaggiatori bloccati dallo sciopero devono fare una scelta collettiva, mettendo le ragioni della lotta di fronte alla rabbia e alle esigenze individuali.
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